Il Comitato Sant’Alessandro é la storia di più storie.
La prima storia é quella di Alessandro, giovane martire della cristianità e venerato quale Santo protettore.
La seconda storia é quella di Don Martino Jelmoni, Arciprete di Fontaneto d’Agogna che nel 1839 ebbe l’intuizione, l’ardore e la capacità di traslare la spoglie del Martire Alessandro da Roma al piccolo borgo di Fontaneto d’Agogna.
La terza storia é quella di una comunità, povera e probabilmente insignificante rispetto alle grandi città, che ha saputo coltivare, con amore e dedizione invidiabili, una tradizione, ricca di spiritualità ed operosità, che ancora oggi é capace di sorprendere.
In questa terza storia leggiamo molti fatti, forse straordinari se commisurati alla pochezzadelle risorse.
Già nel 1841 l’illustre architetto Alessandro Antonelli (nomen omen), oggi noto al grande pubblico per l’omonima mole torinese, fu incaricato dell’edificazione di una degna dimora per le reliquie del Santo. Egli realizzò lo Scurolo Antonelliano, a dispetto del nome opera di gran luce e lustro, che, come un Pantheon a dimensione d’essere umano, mette al centro il fedele nella visita presso il Santo, circondato dai Padri della Chiesa.
Da qui é tutta una storia fatta di visite e venerazione che si sviluppa anno dopo anno e di generazione in generazione, con festeggiamenti religiosi che si ripetono incessantemente nella seconda domenica di agosto.
Accade in alcune annate della storia che i festeggiamenti si svolgano con particolare importanza, ma nell’anno giubilare 2000 ebbero tale vigore da accendere una intensa fiamma nella comunità, capace di ardere per venti anni successivi. All’indomani dei festeggiamenti 2000 un gruppo di giovani sotto l’egida dell’arciprete Don Luigi Marchetti e la guida del Presidente Mario Duelli iniziano a pianificare un evento ricorrente, coinvolgente e grande. Sant’Alessandro diventa così sinonimo di una grande festa di comunità fatta di più giorni, tantissimi giovani all’opera e migliaia di persone tra il pubblico.
Questo appuntamento annuale, preparato laboriosamente lungo il corso dell’anno intero, diventa un riferimento attorno al quale costruire ancora altro.
Nell’anno 2011 con arciprete Don Silvio Sempio lo spirito del Comitato Sant’Alessandro si inserisce in un’altra storia: quella dell’Associazione ANSPI Centro Comunitario, costituita negli anni ’90 da Don Tarcisio Vicario a prosecuzione dell’esperienza con ACLI e principalmente attiva attraverso il Circolo parrocchiale, luogo di socialità e convivialità.
A partire da questo anno l’associazione, animata dagli stessi giovani del Comitato Sant’Alessandro, evolve, sviluppa una nuova duplice natura, sportiva e di promozione sociale, ed alla fine assume la denominazione Sant’Alessandro ANSPI.
All’interno di questa storia si uniscono già nel 2012, con l’arrivo dell’arciprete Don Simone Dall’Ara, due importanti tradizioni sportive.
Il Fontaneto Calcio, che, esperiti alcuni tentativi di ricostituirsi dopo la conclusione dell’associazione calcistica istituita nel 1966, decide di portare i propri giovani nell’associazione ANSPI, integrandosi come gruppo sportivo in essa.
Pochi mesi più tardi, anche l’associazione Koala Pallavolo, dopo 25 anni di storia ininterrotta dal 1987, decide di entrare nell’associazione ANSPI costituendo il secondo ma più numeroso gruppo sportivo di quest’ultima.
Affrontato il tema dello sport la progettualità prosegue ancora e guarda all’integrazione nell’associazione Sant’Alessandro ANSPI delle attività di oratorio parrocchiale, dei centri estivi GREST e lo sviluppo di un nuovo progetto doposcuola destinato agli studenti delle scuole infanzia, primaria e secondaria.
Dall’unione di tutte queste attività il Comitato Sant’Alessandro si identifica sempre più in una realtà multidisciplinare, operativa su diverse linee e nel corso dell’intera annualità.
La storia prosegue e come ogni storia anche la storia del Comitato Sant’Alessandro é fatta di momenti felici e momenti difficili, talvolta troppo difficili per andare avanti: come nel 2020 quando la grande festa si é fermata di fronte alla pandemia mondiale da coronavirus. Con la grande festa si sono spente gran parte delle attività sportive e comunitarie, ma non si é spento lo Spirito di Sant’Alessandro: con questo Spirito, giovane e forte, é iniziato nel 2021 il ritorno alla missione.
Approfondimenti
Storia: Scurolo Antonelliano di Sant’Alessandro Martire